Indice di navigazione
7 giorni in Marocco, a novembre. Ecco il nostro arricchente itinerario sulla Costa Atlantica.
Il divertimento sta nel camminare tra panorami mozzafiato e cavalcare le onde.
Questa è la seconda volta che vado in Marocco. Come sempre il fai da te è il mio viaggio preferito.
Ho voluto spendere questi sette giorni per la maggior parte al mare, dove i paesi e cittadine affacciati sull’oceano si differenziano molto.
Dall’Italia ci sono dei voli veramente economici, se aggiungiamo una temperatura di 28°C, a novembre, l’idea di spendere una settimana in Marocco è proprio allettante.
Ecco di seguito l’itinerario di questi 7 giorni in Marocco, fai da te.
1° giorno: Taghazout
Ore 6:35 volo Bergamo – Agadir. Durata del volo: circa 3 ore e mezza
Una volta oltrepassato il controllo dei passaporti, all’aeroporto di Agadir, ci sono le postazioni di due compagnie telefoniche che propongono le schede a € 10 per 10 GB di consumo per navigare in internet.
Io chiedo € per 5 GB e loro accettano – Inizia la prima contrattazione in Marocco – Le ragazze aggiungono la nuova scheda nello smartphone in modo veloce e in due minuti ho la connessione con il mondo intero.
Pochi passi più avanti ci sono due chioschi per il cambio valuta. Ricordati che più la cifra è alta più conveniente è il cambio. Lo dico perché ogni volta che devo cambiare gli euro non mi ricordo come funziona 🙂 Fuori da quel grande atrio ci sono diverse altre postazioni di cambio valuta, più convenienti. In seguito mi sono accorta che nelle banche e cambiavalute delle cittadine il cambio è ancora migliore.
Usciti dall’aeroporto abbiamo tre possibilità per arrivare al nostro alloggio a Taghazout:
- 1 – prendere un taxi a un costo di DH450. (Contrattando penso si possa arrivare anche a 280-300)
- 2 – prendere un taxi condiviso in tre tappe, al costo totale di € 5 in due.
- 3 – prendere due autobus; formula di poco più economica, ma che richiede più tempo.
Noi optiamo per la seconda (taxi collectif). Percorriamo qualche centinaio di metri per arrivare fino alla strada principale dove nell’incrocio, proprio di fronte all’uscita della strada dell’aeroporto, ci sono diversi taxi collettivi pronti per condurci a Inezgane. – Ovviamente puoi sempre noleggiare un’auto e andare dove vuoi –
Ecco come funziona un taxi collectif:
si sale sul taxi e quando è al completo parte. A seconda della destinazione e dell’affluenza di persone si può aspettare da pochi minuti a qualche decina di minuti. C’è anche una seconda possibilità: non aspettare che il taxi sia completo, pagare anche per i posti vuoti e partire subito.
- A Inezgane ti consiglio di fermarti al bar Caffè-pasticceria che si affaccia sul grande piazzale dei taxi (e stazione autobus). Si trova all’incirca qui, lo riconoscerai perché le vetrine straripano di croissant e deliziosi dolci prodotti da forno.
In seguito prendiamo il secondo taxi collettivo che ci porta ad Agadir e da qui, a pochi passi sempre nella piazza, un terzo ci conduce fino a Taghazout. Questo villaggio è situato una ventina di chilometri a nord di Agadir, sulla costa atlantica.
Taghazout è una località del Marocco famosa per i surfisti e per le sue grandissime spiagge. Infatti ci sono moltissimi ragazzi che alloggiano in ostelli, hotel e guest house che propongono lezioni di surf e yoga.
Nel villaggio l’offerta di scuole di surf e noleggio della relativa attrezzatura è veramente ampia.
I costi sono contenuti, sia per gli alloggi, che per le escursioni alle spiagge vicine per i corsi di surf, sia per i pasti.
Per chi arriva in camper, qui si trova l’area sosta camper.
Noi alloggiamo a HYM House. Dove per una camera con bagno, TV e Wi-Fi paghiamo DH 170 a notte. Come nella gran parte delle strutture ricettive in Marocco, sul tetto si trova una grade terrazza e una cucina spartana, per chi volesse cucinarsi qualcosa – HYM House Taghazout Douar Taghrout, Taghazout Rue Awrga N 9, Agadir – Non accettano la prenotazione tramite i portali, ma solo direttamente – Tel. 0666175282. La guest house si trova dietro il Commune Rurale Taghazout.
La principale attrazione di Taghazout oltre alle sue spiagge sono i locali situati fronte mare, sugli scogli.
Ogni sera, al tramonto, c’è lo spettacolo di giovani surfisti che cavalcano le onde.
È un piacere stare ad osservarli nelle loro evoluzioni, mentre si sorseggia… il tè alla menta.
La spiaggia a sud del paese è lunga circa 5 km. Vi si trovano alcuni lussuosi hotel, delle catene più famose. Una lunga passeggiata pavimentata costeggia la spiaggia fino al promontorio Devil’s Rock. Qui, poco più a sud, ci sono alcuni chioschi per il noleggio delle tavole da surf. Il costo con relativa muta si aggira intorno ai DH 100 ovvero circa € 10.
Lungo la via principale di Taghazout, nei pressi della fermata dell’autobus, è possibile acquistare il pesce fresco e farselo cucinare al barbecue, situato a fianco del rivenditore di pesce. Oppure si possono gustare delle ottime sardine grigliate alla brace, a soli DH 10 al piatto (sette sardine) accompagnate da ciotolina di pomodori a cubetti e cipolle e pane. Noi ci deliziamo con delle tenere e gustose orate pescate in giornata.
In ogni caso nel villaggio si trova una vasta scelta di locali per il pranzo e la cena con cucina locale e internazionale. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
2° giorno: Taghazout
Giornata di surfing.
3° giorno: Mirleft
Ore 7:00, bus per Agadir. Colazione e taxi collettivo per Inezgane. Qui dalla gare de taxi prendiamo un altro taxi collettivo che ci posta in circa due ore, via Tiznit, a Mirleft.
Alloggiamo al Tayafut Apartments Terrace prenotato su Booking.com la sera prima. Si tratta di una struttura con più appartamenti.
Un accogliente appartamento è tutto per noi. Da qui si sentono le onde dell’oceano, che mi fanno compagnia ad ogni istante. La terrazza sul tetto è un incanto, con un panorama a 360°; ci sono a disposizione, tavolini, divani e lettini sdraio per rilassarsi o fare yoga.
Mirleft si trova vicino all’Oceano Atlantico situato su alte scogliere che declinano nell’oceano, intervallate da ampie spiagge. La prima spiaggia trovata è la Plage Imin Turga, in questo periodo quasi deserta, anche se sono sempre disponibili degli ombrelloni.
Poco più a nord, durante la bassa marea è possibile visitare una affascinante grotta. Scoprirla con i bambini sarà sicuramente una emozionante esperienza. Le forme, gli archi e i colori sono sensazionali!
I proprietario del negozio nei pressi della spiaggia ci racconta che la temperatura lì è sempre piacevole, e l’estate non è mai troppo calda, al contrario dell’entroterra. Per questo l’alta stagione è in luglio e agosto.
Il centro di Mirleft è costituito da una strada principale, costeggiata da portici dove si trovano numerosi ristoranti, negozi di alimentari, piccoli supermercati e hotel. Qui troverai sicuramente un ristorante all’altezza delle tue aspettative.
4° giorno: Mirleft
Sulla collina spicca un’antica rocca francese in rovina e un vecchio forte militare spagnolo ora divenuto hotel “Les 3 Cameaux”.
Vale la pena di salire fino sulla cima per visitare i ruderi e vedere dall’alto il villaggio e i quartieri che si spalmano fin sulla costa.
La fanno da padroni due socievoli cani. Ricordati di portargli qualcosa da mangiare e da bere, te ne saranno riconoscenti 😉
Dal castello ci sono circa tre chilometri per arrivare alla fantastica Plage AFTASS.
Attraversando il paese si incontrano bambini che giocano a palla nelle piazze, pecore che pascolano tra le vie, abitanti che sbrigano le faccende quotidiane.
La spiaggia AFTAS è un particolare luogo di spirito. Qui si trovano colorati Caffè e guest house dove rilassarsi con una bevanda ascoltando musica dal vivo e dove socializzare. Sì, qui sembra la cosa più facile del mondo. Questo luogo era meta di hippy negli anni ‘70 e ancora oggi si respira “peace and love”.
È il posto ideale per ammirare il tramonto al suono di una chitarra.
La spiaggia è amata anche dalle famiglie con bambini e dai ragazzi del luogo per giocare a calcio.
5° giorno: Sidi Ifni – Legzira
La mattina raggiungiamo Sidi Ifni.
Sidi Ifni è stata una cittadina a dominazione spagnola fino alla fine degli anni ’60. Gli spagnoli hanno lasciato un bel patrimonio di edifici Art Déco con una notevole balconata che scende gradualmente fino alla spiaggia. La sera si anima di giovani e famiglie per la passeggiata.
Alloggiamo all’hotel Suerte Loca, forse nella migliore stanza della struttura, balcone con vista sull’oceano e sulla collina. Anche in questo caso prenotiamo direttamente a Makita con WhatsApp. Il costo a notte è di DH 240 a notte la doppia con bagno.
Prendiamo il bus 18 per Legzira, che parte ogni ora dal piazzale, dove si trova anche la stazione dei taxi.
Ci lascia lungo la strada. Bisogna camminare in discesa per circa 800 metri per arrivare al resort Legzira. Da qui si scende una lunga e ripida scalinata che conduce alla spiaggia.
Proseguendo verso sud ci appare il magnifico arco nella roccia rossa. È un luogo così seducente e rinomato che per vederlo ci arriva gente in moto, in quad, in jeep, a cavallo, e persino in parapendio!
Attraversato l’arco si incontrano delle rocce che spuntano dal mare e creano un paesaggio fantastico. Per non parlare della vista che si ha dai promontori situati poco più a sud.
Noi li raggiungiamo salendo attraverso un varco nel ripido terreno di sassi e terra rossa compatta. Fortunatamente si riescono ad individuare dei sentieri, e comunque è relativamente semplice camminare sul questo suolo di terra e spinosi cespugli distanziati. Anche qui c’è un altro grande e spettacolare arco.
I colori e il paesaggio sono eccezionali!
Camminiamo per qualche chilometro in questo territorio semidesertico passando davanti a un antico cimitero. Si riconosce dalle mura del perimetro e dal particolare l’arco d’ingresso.
I rifiuti si notano dovunque in abbondanza; soprattutto plastica e frammenti di vetro. Al Quartier Al Mohite troviamo forse l’unico caffè della zona. Ci sembra un’oasi. Dopo un café au lait non esitiamo a salire sul bus di linea per Sidi Ifni. È vuoto, ma a poco a poco carica sempre più persone, tanto che alla fine sono stipate come sardine in scatola.
Niente male per noi comunque questo “giro turistico”; siamo letteralmente immersi nella comunità locale. Qualcuno ci spiega poi che essendo sabato le persone dei quartieri vanno in centro di Sidi Ifni per passare la serata.
6° giorno: Sidi Ifni
La domenica nel grande piazzale si svolge il Souk Hebdomadaire de Dimanche che merita una visita.
Una grande spiaggia conduce fino al porto marittimo commerciale situato qualche chilometro più a sud. Nonostante notiamo dei netturbini intenti nella raccolta sommaria della plastica, purtroppo l’immondizia e la plastica sono presenti in gran quantità. Anche l’acqua del mare sembra inquinata perché le onde portano a riva una schiuma grigia. Malgrado questo la costa è frequentata da surfisti di ogni età, che si divertono un mondo a scivolare sulle onde.
Il fondale in questa zona si abbassa dolcemente in decine di metri ed è un piacere passare le ore ad ascoltare il suono dell’oceano e guardare i giochi dei cavalloni.
Nei ristoranti sotto le tende situati di fronte alla stazione dei taxi si mangia dell’ottimo pesce a prezzi bassissimi. Così pure per i piatti tipici come tagine di carne e verdure. È un tappa obbligata a Sidi Ifni.
7° giorno: Tiznit – Agadir
Partenza al mattino presto per Tiznit. La città antica è racchiusa tra le mura e animata da numerosi suk.
È famosa per le botteghe artigiane specializzate nella lavorazione dell’argento. Si tratta di una lega d’argento tipica di queste zone.
Facciamo colazione con café au lait e delle deliziose brioches appena sfornate al Café Assaraya nella Place El Mechouar. Poi ci dirigiamo alla caratteristica “La Source Bleue” un tempo sorgente, oggi ristrutturata, si presenta ad anfiteatro custodita da arcate in pietra. Nella stessa piazza si trova un negozio di manifatture in argento dove è possibile vedere gli artigiani al lavoro e ammirare una moltitudine di creazioni.
Per chi viene in camper Il campeggio si trova nel centro città. Puoi vederlo qui
Riprendiamo il bus della compagnia Ghazala2.3 che con DH 25 ci porta a Inezgane. Qui abbiamo prenotato il giorno prima all’hotel Al Mamoun, situato a due passi dalla stazione dei taxi, in modo da essere più vicini all’aeroporto l’indomani mattina.
Il pomeriggio lo trascorriamo alla spiaggia di Agadir. La città di Agadir è moderna e in continua trasformazione. L’attenzione ai turisti è palpabile, i locali sono sempre accoglienti e la città è perfetta per una vacanza ricca di comfort. Ci sono anche bei campi da golf e penso sarebbe piacevole dedicare qualche giorno a questo sport.
A novembre c’è una temperatura media di 23°C, niente male vero? Qui puoi vedere le temperature medie durante l’anno in Marocco
8° giorno: ritorno
La mattina alle 7:30 siamo al piazzale dei taxi. Aspettiamo qualche istante e decidiamo di pagare per pochi euro anche il posti vuoti, così in quindici minuti siamo all’incrocio dell’ingresso dell’aeroporto internazionale.
Ricordati di stampare la carta di imbarco; è necessaria per apporre il timbro al check-in.
Alcune informazioni sul nostro viaggio in Marocco
Periodo: Novembre 2022
Cambio in aeroporto € 1 = DH 9,78 (nessuna commissione)
Cambio in aeroporto dopo l’uscita (nella zona di non ritorno) € 1 = DH 10,15 (nessuna commissione)
Cambio in banca € 1 = DH 10,52 (nessuna commissione)
Prelevo sportello Bancomat € 1 = DH 9,65 (commissione della mia banca € 1,80)
Inezgane Mirleft, via Tiznit, km 130, h. 2:20, Taxi collettivo DH 70 a persona (place, in francese)
Plage lgzira
Costo trasferimenti:
Taxi condiviso a 7 posti: aeroporto Agadir- Inezgane: DH 10 a persona
Inezgane – Agadir: DH 5
Agadir – Taghazout: DH 10
Bus Taghazout – Agadir: DH 7
Taxi collettivo Agadir – Inezgane: DH 5
Bus Agadir – Inezgane: DH 3,5
Taxi collettivo Inezgane – Mirleft: DH 70
Bus Inzegane – Tiznit: DH 20
Taxi collettivo Mirleft – Sidi Ifni: DH 15
Bus n° 18 Mirleft – Sidi Ifni: DH 12
Bus n° 18 Mirleft – Legzira: DH 10
Bus n° 18 Sidi Ifni – Legzira: DH 7
Bus Quartier Al Mohite – Sidi Ifni: DH 6
Ecco qui un altro itinerario di una settimana in Marocco
0 commenti